Podere Il Sorbo prende il nome dal campo su cui è situato, chiamato così evidentemente per la grande quantità di alberi di sorbo che i braccianti, provenienti ad inizi '900 soprattutto dal Monte Amiata, venivano a "diciòccare" cioè ad estirpare per dar spazio a nuovi campi fertili per le coltivazioni.

Il podere infatti viene costruito negli anni '50 con le riforme agrarie dell'Ente Maremma ed assegnato al mezzadro Ciacci Primo e alla moglie Amelia, che tuttavia risiedevano nella zona con la famiglia già dal XIX secolo.
Il podere allora possedeva, oltre alla terra, anche ovini e bovini e in seguito subì diverse modifiche,  in conseguenza ai cambiamenti della conduzione agricola e al subentro in azienda del figlio Pierangelo.
Oggi si presenta come una villa rurale ristrutturata secondo le tipologie dell'architettura vernacolare, pur mantenendo leggibile l'impianto originario. La proprietà si estende per circa 70 ha, tra seminativi, colture arboree e macchia mediterranea. Coltiviamo grano, un piccolo orto e produciamo vino e olio, quest'ultimo per la vendita diretta.

Nel 2020, con il passaggio di generazione alle figlie, decidiamo di dar vita al nostro sogno ed affiancare all'attività agricola quella dell'Agriturismo. Abbiamo lavorato duramente 5 anni per costruire, ideare e progettare la ristrutturazione di una vecchio annesso. Decisione primaria è stata quella di impiegare materiali da costruzione tradizionali ed eco-sostenibili: sono stati quindi setacciati i campi alla ricerca di pietre che sono state poi spaccate e selezionate per essere idonee alla costruzione faccia-vista. Abbiamo privilegiato l'utilizzo del legno di castagno e mattoni laterizi lavorati a mano. Il criterio per la progettazione degli interni è stato quello della sostenibilità: risparmio di acqua potabile, grazie all’utilizzo di WC e docce con portata d’acqua limitata; utilizzo di energia pulita prodotta da impianto solare/fotovoltaico, restauro di mobili antichi o acquisto di mobilio con materiale proveniente da fonti rinnovabili, consumo il più possibile limitato di oggettistica in plastica.
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